lunedì 24 ottobre 2011

CATANZARO: Trecento guardie giurate garantiranno più sicurezza


Trecento guardie giurate garantiranno più sicurezza Il prefetto: passo concreto verso un sistema realmente integrato Il coordinamento delle attività di osservazione spetterà al questore 


Trecento uomini in più sul campo, occhi vigili soprattutto di notte «quando – ha rimarcato il prefetto – microcriminalità e vandalismo si scatenano». Nuova linfa al "sistema sicurezza" grazie al progetto "Mille occhi sulla città", la cui attuazione è stata formalizzata ieri mattina con la stipula di un protocollo d'intesa tra il prefetto Antonio Reppucci e i rappresentanti di sette istituti di vigilanza privati che operano nella provincia catanzarese. In soldoni, le guardie giurate contribuiranno attivamente nelle attività di «osservazione e raccolta d'informazioni» utili alle forze di polizia per la prevenzione e la repressione dei reati, contribuendo così a garantire la sicurezza pubblica.
«L'iniziativa – ha spiegato il prefetto Reppucci – ha l'obiettivo di sviluppare un sistema di sicurezza volto ad integrare iniziative pubbliche e private in una cornice ispirata a princìpi di coordinamento e sussidiarietà. Di questi concetti si parla tanto, ma si fa ancora troppo poco. Oggi diamo un input nella direzione giusta, sperando anche di sensibilizzare la cittadinanza rispetto a una condizione di apatia che, oggi, è evidente soprattutto dalle nostre parti».
Il protocollo "rivoluziona" il modo di vigilare sul territorio, «grazie anche – ha aggiunto il prefetto – alle nuove tecnologie. D'altra parte, serve il contributo di tutti: non si può pensare di continuare a delegare soltanto alle forze di polizia la garanzia della vivibilità. Consideriamo, per esempio, che nella nostra provincia sono censiti 30 gruppi malavitosi con almeno 700 addetti in senso stretto, senza contare collusioni e "soci sostenitori"».
"Mille occhi sulla città" scatterà entro un mese. La prima fase del progetto avrà durata biennale in modo da sperimentarne l' efficacia sul campo. «A Cosenza, negli ultimi due mesi del mio mandato – ha ricordato Reppucci – il protocollo ha dato buoni risultati in termini d'informazioni poi sviluppate dalle forze dell'ordine». Dal punto di vista operativo, «la collaborazione informativa avviene tra le centrali operative degli istituti di vigilanza, cui le singole guardie particolari giurate comunicheranno tutte le notizie concernenti situazioni di rilievo per la sicurezza urbana, e quelle delle forze di polizia e di polizia locale». Di converso, le centrali operative di polizia «dirameranno le segnalazioni di ricerca o note d'allarme anche alle centrali operative degli istituti, in modo che gli stessi possano allertare le rispettive pattuglie, ampliando così il numero di operatori in grado di verificare le diverse situazioni». Le segnalazioni, come previsto dal dall'allegato tecnico al protocollo d'intesa, potranno riguardare la presenza di veicoli o persone sospette, le eventuali fughe dal luogo del delitto, l'impiego di auto o moto rubate, la presenza bambini, anziani o persone in stato confusionale o in evidente difficoltà, la presenza di ostacoli sulle vie di comunicazione, l'interruzione dei servizi di fornitura di fonti energetiche, l'allontanamento dagli ospedali di anziani o persone in trattamento sanitario obbligatorio e, infine, la segnalazione di ogni altra situazione che faccia ritenere la commissioni di reato o di situazioni particolarmente gravi di degrado urbano e disagio sociale.
Spetterà al questore, adesso, costituire un tavolo tecnico; se necessario, le guardie giurate saranno fatte partecipare ad attività formative programmate.
Il protocollo, ieri, è stato firmato da Istituto di vigilanza privata notturna e diurna, Sicurtransport, Securpol Group, Secur Sud - Istituto di vigilanza, Istituti riuniti di vigilanza e La Torpedine, alla presenza dei rappresenti di Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza. Soddisfazione, da Roma, da Matteo Balestrero presidente dell'Assiv, l'associazione delle imprese di vigilanza privata aderente a Confindustria: «Siamo lieti che Catanzaro si sia aggiunta alle altre città che hanno finora avviato il protocollo "Mille occhi sulla città", uno strumento che contribuirà ad aumentare il livello di sicurezza della città e che sottolinea il ruolo sociale della vigilanza privata e la sua prerogativa di sicurezza sussidiaria e complementare». Funzioni, queste ultime, «indirettamente sottolineate anche dalle nuove norme sui requisiti professionali del settore in vigore dal 16 marzo scorso, che individua gli "obiettivi sensibili" come centrali, raffinerie, ospedali e uffici pubblici da sottoporre a vigilanza armata anche con guardie giurate».(g.l.r.)

Fonte Gazzetta del Sud


venerdì 21 ottobre 2011

Sicurezza, protocollo d'intesa Prefettura-Istituti vigilanza


il personale degli Istituti fornira' informazioni utili alle centrali operative delle forze dell'ordine
Giovedì 20 Ottobre 2011 - 17:38
CatanzaroInforma.it: Sicurezza, protocollo d'intesa Prefettura-Istituti vigilanzaCatanzaroInforma.it: Sicurezza, protocollo d'intesa Prefettura-Istituti vigilanza

 "Abbiamo bisogno di una sicurezza integrata e solidale, con una partecipazione piu' attiva e meno indolente". Con queste parole il prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, ha presentato il protocollo d'intesa "Mille occhi sulla citta'", sottoscritto questa mattina tra la Prefettura di Catanzaro e sette Istituti di vigilanza. Il documento parte dai presupposti dell'accordo sottoscritto a livello nazionale, nel 2010, tra ministero dell'Interno, Anci e associazioni degli Istituti di vigilanza. L' obiettivo e' quello di utilizzare il personale degli Istituti per compiti di osservazione e raccolta di elementi di informazione di particolare utilita' per le forze di Polizia e le Polizie locali per la prevenzione e la repressione dei reati. Di fatto, il personale degli Istituti di vigilanza fornira' informazioni utili alle centrali operative delle forze dell'ordine, segnalando eventuali fatti o episodi utili in termini di maggiore sicurezza. Nel corso della conferenza stampa che si e' svolta nell'Ufficio territoriale del Governo, alla presenza dei vertici provinciali delle forze dell'ordine, il prefetto Reppucci ha sottolineato che in materia di sicurezza "abbiamo bisogno di tante cose oltre alle forze dell'ordine e alla magistratura, partendo dalla tecnologia e da cittadini piu' attenti per una partecipazione attiva". Il prefetto ha ricordato il contesto complesso della provincia di Catanzaro, con un alto tasso di disoccupazione, specie giovanile, che rischia di alimentare la criminalita', e con trenta gruppi malavitosi attivi sul territorio, per circa settecento affiliati. Condizioni che necessitano, dunque, della collaborazione di tutti. Il protocollo prevede anche una verifica periodica dei risultati. A firmare l'accordo sono stati gli Istituti Sicurtransport; Istituto di vigilanza privata notturna e diurna; Securpol Group; Istituto di vigilanza Pol Service; Secur Sud; Istituti riuniti di vigilanza e La torpedine, tutti operanti nella provincia di Catanzaro.